Giovedì mattina, il capitolo locale del Partito socialista bulgaro (BSP) e la popolazione locale hanno organizzato una manifestazione di protesta a sostegno di Valentin Dimitrov, sindaco del Comune di Toshevo (Bulgaria nord-orientale), davanti all’edificio della polizia di Dobrich. I manifestanti affermano che Dimitrov è il sindaco più rispettabile che abbiano mai avuto. Anche l’Ufficio esecutivo del BSP ha preso posizione, esprimendo il proprio sostegno a Dimitrov e la convinzione della sua innocenza.
Più tardi, Dimitrov è uscito dal dipartimento di polizia del distretto e si è brevemente unito ai suoi sostenitori che lo hanno applaudito, scandendo “Libertà” e “Bravo, Valyo!”. Il sindaco ha rifiutato di commentare i media, dicendo che stava per essere interrogato dal Servizio investigativo che ha sede nello stesso edificio.
Dimitrov ha detto solo: “Vale la pena di lottare per tutte queste persone qui”.
Ha inoltre dichiarato di essere stato rilasciato su cauzione di 10.000 BGN e che in seguito discuterà con il suo avvocato se ricorrere in appello.
L’Ufficio esecutivo del BSP ha dichiarato giovedì di considerare l’arresto di Dimitrov come politicamente motivato e avvenuto alla vigilia delle elezioni locali.
Nel Comune si intrecciano diversi appetiti. Valentin Dimitrov stava proteggendo gli interessi dei residenti di General Toshevo ed è diventato scomodo per certi ambienti, hanno detto i socialisti nella loro posizione, aggiungendo che si aspettano un’indagine obiettiva.
“Siamo certi della sua innocenza. Lo sosteniamo. Lo candidiamo per un terzo mandato come sindaco”, ha dichiarato il partito.
Su richiesta della Procura europea (EPPO) di Sofia, Dimitrov è stato arrestato mercoledì scorso nell’ambito di un’indagine su una frode in materia di sovvenzioni che riguardava un progetto per l’aumento dell’efficienza energetica delle case popolari.
I fatti risalgono al periodo 2017-2019, ha dichiarato l’EPPO. Il problema è una sovvenzione UE di 169.000 euro ottenuta dal Comune per un progetto di aumento dell’efficienza energetica negli edifici residenziali multifamiliari. Il progetto è stato affidato a un appaltatore privato.
Secondo le prove, i funzionari pubblici coinvolti nel progetto, tra cui il sindaco, hanno presentato informazioni non veritiere sulla realizzazione dei lavori, che non sono stati conclusi entro i termini stabiliti, ha dichiarato l’EPPO.
